Il direttore di Libero giudica questo esame come la “cosa più inutile imposta agli studenti”.
Tra pochi giorni inizieranno, per molti studenti in Italia, le prove iniziali dell’esame di maturità. Sull’argomento si è espresso qualche giorno fa Vittorio Feltri, noto giornalista e direttore di Libero. “Quando fu introdotto l’esame di Maturità era il 1923, voluto e sponsorizzato in pieno fascismo da Giovanni Gentile. Oggi, a un secolo di distanza dall’inizio della tortura inflitta ai liceali in genere che stanno per terminare le superiori, mi sono accorto che si tratta della cosa più inutile imposta agli studenti“.
Le motivazioni di Vittorio Feltri
Il noto giornalista spiega così la sua idea riguardo la maturità. “Dato che nelle scuole esiste l’istituto della bocciatura per i ragazzi più scarsi, va da sé che se un allievo è approdato, più o meno brillantemente, alla fine del corso che poi dà diritto ad accedere all’università, non ha bisogno di dimostrare di non essere cretino superando la cosiddetta Maturità“.
“Pertanto” – aggiunge Feltri – “chi riesce a concludere il quinquennio vuol dire che di sicuro può diplomarsi senza dover superare l’esame attualmente conclusivo. I professori, siano bravi o meno, sono in grado di capire che un proprio alunno se è giunto in fondo al liceo o a un istituto tecnico significa che è idoneo a essere licenziato, senza obbligarlo ad affrontare il calvario dell’ultimo esame.
Infatti, Feltri aggiunge che i ministri dell’istruzione dovrebbero capire tale concetto. Essi, invece, “sono convinti che chi ha percorso l’intera autostrada didattica, per uscire dal casello debba sostenere una prova totalmente inutile, diciamo superflua per le ragioni sopra esposte.“
Una prova “utile soltanto a produrre ansia”
Nel suo intervento, Feltri afferma che quella della maturità è una prova utile soltanto a produrre ansia a chi è costretto a sostenerla. Agli studenti premono i voti più o meno guadagnati durante l’anno scolastico e quando sono riusciti a concludere il ciclo dei cinque anni non meritano di dover saltare anche l’ultimo ostacolo privo di senso logico.“
Da qui l’appello al governo Meloni affinché intervenga in merito. “Chiedo al governo guidato da Giorgia Meloni di dare un colpo di spugna sulla Maturità fidandosi della valutazione degli insegnanti che hanno seguito per anni i loro allievi giudicandoli idonei a terminare la loro lunga fatica tra i banchi che hanno frequentato“.